ilcastelloerrante

Tracce di scrittura per prof a corto di idee!

Insalata mista di canzoni 20/01/2011

Filed under: Testo narrativo — ilcastelloerrante @ 11:25
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Ovvero la tecnica del centone in salsa moderna.

Ogni ragazzo ha un cantautore preferito. Ebbene, invitiamolo a scegliere dai testi delle canzoni (in italiano ovviamente…) le frasi più significative. Possiamo farlo in classe, tutti insieme, oppure assegnarlo come compito a casa.

A questo punto invitiamo i ragazzi a scrivere una storia che contenga tutte le frasi scelte.

Un esempio con le canzoni di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti:

Senza l’amore sarei solo un ciarlatano,
come una barca che non esce mai dal porto.
[Tutto l’amore che ho, Album Ora]

L’unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
[Fango, Album Safari]

La vertigine non è paura di cadere
ma voglia di volare
[Mi fido di te, Album Buon Sangue]

La storia ci insegna che non c’è fine all’orrore
la vita ci insegna che vale solo l’amore
[Salvami, Album Il quinto mondo]

Se rimaniamo insieme nelle diversità
insieme scopriremo la nostra unicità
[Per la vita che verrà, Album L’albero]

Se devo dirla tutta qui non è il paradiso
ma all’inferno delle verità io mento col sorriso
[Ragazzo fortunato – Lorenzo 1992]

È di nuovo l’alba. Mi piace molto il mio lavoro: si scrive di notte e quando sorge il sole si può uscire a fare colazione. Sono sempre stato un animale notturno e il giornalista è il mio impiego ideale. Certo però che stanotte è stata dura. Abbiamo dovuto cambiare in fretta e furia la prima pagina del giornale: è scoppiata un’altra rivolta in Africa, ci sono state molte vittime. Alla fine ci si abitua anche a notizie di questo genere… ecco, l‘unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente.
Ma ora ho bisogno di uscire da questi uffici, di respirare un po’ d’aria fresca. Prendo l’ascensore, vado sul tetto per osservare il panorama della città che si risveglia. Mi sento stranamente libero. Mi arrampico sul cornicione, mi gira un po’ la testa, ma in quest’alba rossastra ho bisogno di credere che la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare

Chi vuole continuare? 🙂